E’ Spregevole Che La Ragazza Condannata Per Avere Ucciso Mia Figlia Sia Diventata Una Celebrità 





John, il papà  di Meredith, per la prima volta in tre anni ha alzato la voce ed ha scritto un articolo struggente contro la trasformazione di Amanda Knox, condannata in primo grado per omicidio, in una sorta di celebrità .

E’ severamente critico dei comportamenti assolutamente poco rispettosi dei genitori di Amanda Knox, Curt Knox e Edda Mellas, ed è altrettanto critico nei confronti di Hayden Panettiere e Rocco Girlanda accusati di essere persone narcisistiche e pronte a sfruttare questa tragedia al solo fine di esaltare se stesse senza aver alcun riguardo per Meredith e la sua famiglia.

Ora dice basta. Il suo articolo è stato pubblicato dal Daily Mail.

E Veramente Spregevole Che La Ragazza Imprigionata Per Aver Ucciso Mia Figlia Sia Diventata Una Celebrità .

da John Kercher

Dal padre di Meredith Kercher, un forte attacco sul culto di “Foxy Knoxy”.

La settimana scorsa, ho acceso la televisione e ho dovuto assistere all’ennesimo spettacolo durante il quale i genitori della giovane donna condannata per aver ammazzato mia figlia proclamavano a viva voce l’innocenza dell’assassina.  E per l’ennesima volta sono stato assalito da rabbia, desolazione e un da un   dolore lacerante

Amanda Knox è stata giudicata colpevole di aver ucciso mia figlia Meredith in quella stessa casa dove entrambe alloggiavano in Italia, tre anni fa. Ma sembra che per la Knox, da questo orribile delitto, siano arrivati i benefici di una collocazione all’interno dello star-system USA

Amanda Knox appare ovunque, senza via di scampo: non si sfugge né a lei né al suo disinvolto soprannome:  “Foxy Knoxy” (ancora più offensivo per come il significato di tale soprannome banalizza la gravità   del suo crimine).  La settimana scorsa, ai genitori della Knox è stata concessa un intervista in “prime time” durante il programma mattutino “Daybreak” di ITV, dove essi hanno potuto liberamente esprimere le loro personali convizioni relativamente alla non-colpevolezza della propria figlia. Ma Kurt Knox e la sua ex-moglie Edda Mellas non hanno mai espresso condoglianze alla nostra famiglia per la atroce perdita che abbiamo subito, non ci è mai arrivata una lettera di cordoglio tantomeno una singola parola di supporto. I Knox si sono limitati a ripetere incessantemente una serie di slogan a favore dell’innocenza della propria figlia, e nient’altro.

E in verità , temo che dovremo aspettarci ancora di tutto, e di più. La comparsa televisiva dei Knox/Mellas la scorsa settimana, pubblicizzata alla stregua di uno scoop televisivio, guarda caso coincide con l’inizio del processo d’appello della Knox.  Quest’appello, similmente al processo di primo grado, si prolungherà  per mesi, contribuendo ad allungare sempre di più  l’oscuro tunnel che impedisce il naturale ricomporsi della tempesta emotiva che affligge la nostra famiglia,impedendoci di elaborare in pace il lutto per la morte della nostra cara Meredith. Se la Knox non otterrà  il risultato che desidera in questa istanza, la nostra angoscia si prolungherà  ulteriormente,  perchè Amanda sicuramente porterà  il suo caso fino alla Corte di Cassazione a Roma.  E questo significa che il nostro tormento potrebbe continuare per gli anni a venire…

A molti la Knox pare un ‘improbabile assassina, per la mia famiglia essa è indubbiamente colpevole. La Knox è una delle tre persone condannate per l’omicidio della mia amata Figlia, una giovane donna piena di promesse per il futuro, un futuro brutalmente stroncato da una serie di coltellate alla gola che la lasciarono morire dissanguata da sola,in una stanza buia. La Knox e il suo ex-fidanzato, l’italiano Raffaelle Sollecito, stanno scontando due condanne rispettivamente di 26 e di 25 anni per questo orrendo crimine, e una terza persona, il vagabondo Rudy Guede, è stato pure condannato ed è attualmente dentenuto in carcere .

Ma è la Knox che esercita continuamente una incomprensibile presa sui media.  Essendo io stesso un giornalista credo di capirne il motivo:  la Knox è giovane, avvenente e di sesso femminile, e questo la rende un’improbabile assassina.agli occhi di molti Ma per la mia famiglia essa è colpevole e per quanto ne sappiamo noi, è stata condannata per aver ucciso la nostra carissima Meredith, e per avere perpretato un omicidio ciecamente brutale e perverso.

Ancor più triste è l’amara constatazione di come Meredith sia stata privata della vita , il che ci impedisce di celebrarne la vita… Meredith Kercher, è ora “la vittima di un omicidio”, non più  la nostra bellissima figlia Meredith, così intelligente e curiosa e piena di voglia di vivere.

Questo mio scritto è un tentativo di   ristabilire una sorta di equilibrio e di rendere i lettori   partecipi ai sentimenti che accompagnano la nostra irreparabile perdita: parlare della Meredith che noi conoscevamo e amavamo…  nostra figlia aveva 21 anni quando è morta: una giovane intelligente, socievole e di ottimo carattere. Stava per laurearsi in “Studi Europei e Cultura Italiana”  presso l’ Università  di Leeds, quando prese la decisione di frequentare un semestre presso l’università  di Perugia allo scopo di migliorare la sua conoscenza della lingua e della cultura italiana.

Il primo novembre,  terzo anniversario della sua morte, mi sono riunito con gli altri familiari nel freddo e grigio cimitero dov’è sepolta.  Uno dopo l’altro, abbiamo deposto fiori di colori vivaci   sulla sua tomba e abbiamo lasciato dei biglietti .  Il mio diceva semplicemente, “Mi manchi”.Dozzine di biglietti manoscritti sono stati lasciati dalle amiche di Meredith, che parlano con lei come se fosse sempre tra di noi, e le raccontano dei loro nuovi impegni, dei loro ragazzi…  Ricordano le meravigliose esperienze vissute insieme, e le loro risate .  E come noi, tutti sperano ““ veramente, sperano”“ che Meredith in un qualche modo sia consapevole dei loro pensieri, perchè Meredith è presente sempre in noi e tra noi. Meredith vive nei monumenti voluti in memoria di lei,  negli alberi piantati nel suo onore presso il suo liceo e all’università  che frequentava , ed nei simboli eretti nei giardini di chi non l’ha mai dimenticata.

Nella sua casa nel Surrey, dove abitava con la mamma durante le vacanze universitarie, la sua camera rimane tutt’ora com’era una volta. Non propriamente un sacrario, ma una realtà  che permane indisturbata.

Tutto ciò che desideriamo ora è  solo pace, al solo scopo di poterne celebrarne la vita. E ‘forse troppo da chiedere?

I suoi vestiti rimangono nell’armadio, i suoi poster appiccicati alle pareti. I suoi   libri di studio sono ammucchiati sul tavolo, i suoi arnesi da make up sistemati vicino, tutto esattamente .come lei lo ha lasciato.A volte riesco persino a convincermi che lei ritornerà , che ci sarà  un domani… aspetto di sentire la cadenza allegra della sua risata, e nel frattempo, sorrido

Tutti ricordano l’animo gentile e la natura altruista di Meredith.  Non era la classica “secchiona”, però studiava molto,  lavorava silenziosamente e assiduamente verso il suo obiettivo, laurearsi.  Ma era anche generosa, tanti suoi amici hanno riferito di quanto fosse disponibile ad aiutare i compagni, condividendo i suoi appunti con chiunque ne avesse bisogno, Meredith era generosa di natura.

Ovviamente Meredith non era perfetta, ad esempio la puntualità  non è mai stata uno dei suoi pregi L’ultima volta che l’ho vista, durante una sua breve visita a Londra per il weekend, mi ha fatto aspettare un’ ora nel ristorante italiano dove avevamo appuntamento.Ma quando è apparsa con il suo sorriso radioso e mi ha mostrato gli stivali nuovi che si era comprata, la mia irritazione si è disciolta come neve al sole. Non mi dimenticherè mai di questa giornata.

E di colpo, ci siamo ritrovati in viaggio per l’Italia per l’identificazione del suo cadavere. A seguire il processo, i cui dettagli fin troppo sviscerati non necessitano di un ulteriore approfondimento in questa sede. Il dolore però non finisce mai e quanto segue è solo un esempio:due anni dopo la morte di Meredith, fummo informati dalle autorità  che finalmente avremmo potuto portare a casa i suoi beni personali. Ero convinto che mi avrebbero consegnato una grande valigia piena dei suoi effetti personali che noi tutti avremmo potuto conservare.Invece, mi dettero una piccola e logora valigia Tutti i sui effetti erano stati sequestrati per essere sottoposti agli esami scientifici… persino questi sono stati violati.

Così, non possiamo fre altrimenti se non concentrarci sui ricordi felici.  Meredith era nata nel periodo delle festività  natalizie e ora che tale periodo si avvicina,  ricordiamo con tutto il cuore il suo ventunesimo compleanno,  che festeggiammo in un   ristorante italiano qui in Inghilterra.  Nessuno di noi avrebbe mai pensato che sarebbe stata l’ultima riunione familiare con Meredith presente.

Meredith era tanto cara a noi tutti.  Ovviamente la vita continua,  ma non passa mai minuto in cui lei non sia presente nei nostri pensieri.  E la domanda che ci assilla con insistenza è: “Perché?”  Perché ci è stata prematuramente sottratta e in maniera così atroce?

Come tutti i genitori in lutto, delle volte ci domandiamo che cosa farebbe lei adesso se fosse rimasta tra di noi:  certamente si sarebbe laureata all’Università  di Leeds nel 2009.  Ma non ci è stato concesso di essere presenti a quest’evento, e di condividere con Meredith l’orgoglio per avere raggiunto un obiettivo così importante. A Meredith è stata conferita una laurea postuma,  e sua sorella Stephanie l’ha accettata in sua vece. Al momento della consegna del diploma , il pubblico si è sollevato tributandole un’ enorme ovazione che è durata oltre un minuto e in questa circostanza non sono   riuscito a trattenere le lacrime.

Dopo tutto questo tempo mi è ancora difficile razionalizzare che Meredith non sia più tra di noi. A volte mi piace pensare che sia solo partita per un lungo viaggio, così fantastico di sentire il telefono squillare e di udire la sua risata argentina sgorgare entusiasta, mentre mi racconta delle sue ultime avventure…

Meredith era la più giovane della nostra famiglia, la nostra piccolina.  La sua mamma, i suoi fratelli ed io conserviamo gelosamente ogni singolo ricordo della sua breve vita. In verità  l’unica cosa che desideriamo cancellare, è il ricordo della sua orribile morte, avvenuta troppo presto e in maniera brutale.Noi cerchiamo solo pace,  per potere meglio celebrare la breve vita che è stata concessa a Meredith. L’unico ricordo di Lei che vogliamo cancellare dalle nostri menti è la sua orrenda fine. Chiedamo forse troppo?

Posted by Redattori on 12/09/10 at 02:44 AM in John Kercher articolo

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